La speranza è l’ultima a morire - Accademia Modena 1912

La speranza è l’ultima a morire

Con l’arrivo dei primi freddi anche la scuola calcio si è dovuta ridimensionare non potendo sfruttare le palestre e gli spogliatoi per svolgere gli allenamenti; si tratta di una grande risorsa che purtroppo per questa stagione resterà inutilizzata. Da ormai due settimane, fino alla fine del periodo invernale, i piccoli dell’Accademia termineranno le attività individuali alle 18:45 per salvaguardare la loro salute.
Dopo la lunghissima pausa primaverile i ragazzini dell’Accademia non stavano più nella pelle all’idea di poter ritrovare i loro amici e compagni di squadra, rivedere i loro istruttori e poter finalmente calciare quel maledetto pallone in una porta vera e propria.
Un primo spiraglio si è avuto con l’inizio del #socializiaMO Summer Camp 2020 iniziato il 22 giugno che ha avuto un enorme successo ed è stato realizzato seguendo le norme sanitarie previste.
A fine agosto l’Accademia Modena è ripartita con la nuova stagione arrivando preparata a questa data, infatti i piccoli canarini hanno fatto degli enormi sacrifici per rispettare le regole loro imposte; è uno sforzo che nessuno si sarebbe immaginato di dover chiedere a ragazzi così giovani.
Sabato 17 ottobre avrebbe segnato l’alba di un nuovo giorno: sarebbero dovute iniziare le gare ufficiali del campionato CSI. Purtroppo questa grandissima gioia si è interrotta una settimana dopo, prima con la sospensione delle attività sportive dettate dal Dpcm del 24 ottobre, poi con il via libera da parte della FIGC ad eseguire gli allenamenti con distanziamento. Anche se questo non è calcio, i bambini si sono dimostrati ugualmente felici di recarsi al campo. Più che altro per loro diventa un momento in cui trascorrere due ore insieme ai propri compagni potendo socializzare e instaurare le prime amicizie, quelle vere.
Probabilmente la domanda più spontanea che un genitore si pone in questo momento è: “Quando finirà tutto questo? Quando potrò rivedere mio figlio gioire dopo un goal e poter riabbracciare i propri compagni?”
L’unica cosa che si può fare è rimanere uniti, avere pazienza e sperare che quest’incubo finisca presto. I bambini hanno comunque bisogno di svagarsi e divertirsi; come gestire la situazione è di competenza degli adulti. (Edoardo Pagani)

3-12-2020

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