Serafini: “È un’emozione unica” - Accademia Modena 1912

Serafini: “È un’emozione unica”

Da nove anni Filippo Serafini fa parte dell’Accademia Modena 1912 e da questa stagione è uno dei cinque istruttori dei Pulcini 2010. Serafini dedicato gran parte del suo tempo libero insegnando i fondamentali del calcio a giovani canarini.

Che sensazioni provi ad allenare i piccoli dell’attività di base?

È un’emozione unica passare i pomeriggi insieme a loro; risvegliano in te il ragazzino di una volta. Il bambino vede questo sport come un momento di gioia, svago e divertimento a differenza di un adolescente dove può diventare più un impegno che una vera e propria passione”.

Le attività si sono interrotte di nuovo, i bimbi come stanno vivendo questa situazione?

“Nell’ultimo anno, nell’ambito sportivo, sono stati molto penalizzati; hanno dovuto alternare periodi di allenamento a periodi di pausa forzata. Questo ha fatto perdere il contatto umano e sociale che alla loro età deve essere vissuto per instaurare sane amicizie. La perdita di relazioni con i propri compagni non ha giovato ai bimbi. Fino a due settimane fa, quando si svolgevano ancora gli allenamenti con distanziamento, per loro era un modo per sfogarsi e gioire con i propri amici”.

Secondo te in futuro questo aspetto influirà su di loro?

“Sicuramente questi sono percorsi che segnano positivamente la vita di un bambino. Quando torneremo un po’ alla normalità lo staff dell’Accademia riuscirà a riprendere il cammino intrapreso in questi anni. All’inizio sarà più complicato, però anche con l’aiuto delle famiglie riusciremo a colmare questo aspetto che i bimbi non hanno potuto sviluppare”.

Appena tornerete a Saliceta, le esercitazioni su cosa verteranno?

“Indubbiamente torneremo a svolgere esercitazioni con distanziamento; il contatto fisico lo si potrà reintegrare non appena le norme sanitarie lo consentiranno. Oltre a concentrarci sulla parte  tecnica e coordinativa, secondo il mio parere, noi istruttori dovremo contribuire alla crescita personale di ogni singolo bambino trattando anche l’aspetto della gestione delle emozioni all’interno di un allenamento. Nella scuola calcio il risultato sportivo passa in secondo piano”. (e.p.)

12-03-2021

#accademiamodena1912