Come Stefano Benanti, Carmine Veneziano ha iniziato la sua carriera nell’Accademia Modena dal 2017; i due si spostarono dal Pozza per approdare nella scuola calcio gialloblù: “Far parte dell’attività di base canarina è un sogno, – le parole di Carmine – qualunque allenatore vorrebbe far parte di questo staff tecnico”. Il tecnico ha sempre seguito il suo amico Stefano, prima allenando assieme i 2008, poi i 2009 per due stagioni consecutive, ed ora Veneziano fa parte dei tecnici della categoria Pulcini 2010.
Che momento è stato e che sensazioni avete provato, voi mister e i ragazzi, nel tornare a Saliceta?
“È stata una grande emozione sia per i nostri giocatori che per noi allenatori. Ho visto i bambini entusiasti, con tanta voglia di allenarsi e di stare con i loro compagni, lo stesso vale per noi istruttori. Dopo tanto tempo lontani dai campi queste sensazioni ci sono mancate molto. La cosa che più mi piace nei miei ragazzi è vederli con il sorriso sulle labbra, giocando e divertendosi solamente dando un calcio ad un pallone”.
Ora quali sono gli aspetti che si tratteranno maggiormente durante le sedute di allenamento?
“In primo luogo, tutti dobbiamo osservare sempre con molta attenzione i protocolli dettati dal responsabile Fabio Dall’Omo. Venendo agli allenamenti veri e propri, noi istruttori abbiamo deciso di trattare, con maggior riguardo, la parte tecnica e l’intensità dello svolgimento dell’esercitazione; il tutto deve essere unito alla parte ludica. I giovani, non potendo avere contatto fisico tra loro e quindi non disputando partitelle, devono svagarsi attraverso le esercitazioni che proponiamo. Il calcio è divertimento”.
Quali sono le tue ambizioni, dove ti piacerebbe arrivare ad allenare?
“Logicamente l’ambizione è quella di crescere e di formarsi ogni anno sempre più. Riuscendo a far parte di un gruppo di mister molto qualificati si riesce ad imparare e apprendere anche dai colleghi. Un domani mi piacerebbe entrare in un settore giovanile potendo allenare una categoria del vivaio”. (e.p.)
24-04-2021