Il summer camp 2022

L’estate 2022 sarà il momento della ripartenza per il calcio giovanile, fortemente condizionato dal Covid19 negli due anni. Gli aspiranti calciatori potranno vivere un’esperienza unica partecipando agli Avanti Gialli Summer Camp 2022 che si terranno in day camp 13-17  e 20-24 giugno allo stadio Braglia. I corsi si terranno dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 17,00.

Ci sarà una terza settimana di camp residenziale a Fanano dal 3 al 9 luglio.

L’edizione di quest’anno è aperta a bambini e bambine dai 5 ai 14 anni, e i partecipanti avranno la possibilità di giocare all’interno dello stadio Braglia, di cambiarsi negli spogliatoi della squadra allenata da Attilio Tesser e di vivere lo stadio in tutte le sue forme. Lo stesso accadrà a Fanano, dove i partecipanti si immergeranno nei luoghi in cui il Modena ha storicamente preparato le stagioni agonistiche. Saliranno in Appennino  con il pullman utilizzato in trasferta dai gialli, nelle attività i pomeriggi in piscina, le grigliate, la sera animazione e musica.

Gli istruttori saranno gli allenatori del Modena F.C. e dell’Accademia Modena 1912.

Durante i camp, i partecipanti  svolgeranno sedute di addestramento tecnico, tornei, attività ludiche, esperienze calcistiche, feste, animazione e sul manto erboso del Braglia e allo Zelocchi.

Ci sarà una parte dedicata ai portieri, con un lavoro specifico del ruolo, durante la settimana verranno toccati tutti i gesti tecnici dei numeri 1.

In tutte le settimane del camp  sarà attivo il servizio di lavanderia compreso nella quota, ogni mattina i partecipanti troveranno il completo da allenamento pulito e sanificato pronto all’uso.

Una giornata al Braglia

Nella giornata di Modena-Entella, i bambini dell’Accademia Modena sono andati allo stadio per sostenere i loro beniamini con cori e striscioni creati nella giorni precedenti alla gara.

Prima della partita, i giovani della scuola calcio hanno potuto fare una merenda allo Zelocchi ricevendo anche la visita del primo tifoso gialloblù, il presidente Carlo Rivetti.

Una bella esperienza che sicuramente si ripeterà nelle prossimi match al Braglia; un tocco di socialità è quello che serviva a questi ragazzi dopo un anno e mezzo lontani dai campi.

Queste le immagini.

Aperta la stagione 2021/22

L’Accademia Modena ha dato il via alla stagione sportiva 2021/22, alla conferenza hanno partecipato l’amministratore delegato del Modena F.C., Matteo Rivetti, e il responsabile della scuola calcio gialloblù, Fabio Dall’Omo: “Si parte sempre dalle fondamenta, l’Accademia e il settore giovanile lo sono – le parole di Matteo Rivetti – la cosa più importante per i ragazzi è poter tornare sui campi insieme ai propri compagni dopo un anno e mezzo difficile; insegnare i valori dello sport ai giovani è fondamentale”.

Dall’Omo ha spiegato quando le diverse categorie inizieranno con i primi allenamenti: “Siamo partiti questa settimana con le annate più grandi (2009, 2010 e 2011). Questo sabato ci sarà l’Open Day dedicato ai 2012 e 2013; mentre sabato 4 settembre incominceranno anche i più piccolini. Il responsabile dell’Accademia ha proseguito affermando: “Siamo contenti di essere riusciti a riportare i bambini in un ambiente sano e pulito in cui trasmettergli i valori dello sport. Noi adulti dovremmo essere bravi ad insegnarglieli perchè saranno la base per la loro crescita futura”.

I Camp estivi 2021 targati Accademia Modena 1912

Gli Avantigialli Summer Camp sono i corsi di calcio estivi ufficiali  del Modena Football Club e dell Accademia Modena 1912, aperti a ragazzi e ragazze tra i 6 ed i 14 anni, in programma dal 14 giugno al 30 luglio 2021 al Centro Sportivo Saliceta di Modena. 

I camp nascono con lo scopo di offrire un programma professionale, che permetta a tutti i partecipanti di vivere una settimana di sport divertente e formativa.

Gli Allenamenti

Sono tenuti direttamente dagli allenatori  di Modena Football Club ed Accademia Modena 1912, professionisti preparati e qualificati, con esperienze di rilievo in ambito calcistico. Per garantire la massima sicurezza ed il corretto sostegno, i partecipanti verranno suddivisi in piccoli gruppi, ed ogni gruppo sarà gestito da un tecnico, che se ne occuperà per tutta l’intera giornata in modo da tenere in sicurezza i ragazzi.

Lo Staff qualificato

Gli allenamenti saranno pianificati secondo le linee guida del settore tecnico del Modena Football Club, nonché seguiti e coordinati da un responsabile tecnico del club. Oltre agli allenatori e preparatori del settore giovanile, l’Accademia Modena 1912 mette a disposizione il suo staff più qualificato in modo da offrire attività divertenti e allo stesso tempo formative. Inoltre per i “Numeri 1” c’è la possibilità di allenarsi con i preparatori dei portieri.

Fusco: “Sono incredibili”

Giovanni Fusco è uno degli istruttori dei Pulcini 2010; nelle scorse stagioni il tecnico ha allenato i 2009 nel suo primo anno (2017), successivamente i 2011 e, nell’intervallo tra queste due annate, nel 2018/2019, aveva già avuto i 2010; per lui è il secondo anno con questa categoria. Quattro anni di passione legano Giovanni all’Accademia Modena. Capo reparto di un’azienda metalmeccanica, riesce a conciliare il suo passatempo con il lavoro, dedicando i pomeriggi ai giovani canarini.

Ti senti a tuo agio ad allenare i bambini della scuola calcio?

“Con i bambini mi trovo veramente bene; qualsiasi esercitazioni gli proponi la svolgono con molta voglia e curiosità cercando di impararla nei minimi dettagli. Possiedono una carica che noi adulti non abbiamo, sono incredibili”.

Da diverse settimane gli allenamenti stanno tonando alla normalità: training con contatto e svolgimento di partite amichevoli. I piccoli che sensazioni stanno provando?

“Premesso che noi allenatori stiamo sempre attenti a rispettare le norme vigenti a Saliceta, visto che il virus non è stato ancora debellato, nel momento in cui abbiamo comunicato ai ragazzi che sarebbero tornati a disputare test match contro altre squadre hanno fatto salti di gioia a più non posso, è stato impossibile contenere la sensazione di piacere che hanno provato in quell’istante”.

Dopo il mese di zona rossa siete riusciti a ripristinare gli insegnamenti interrotti?

“Quando si torna da una lunga pausa, nella quale si è rimasti chiusi in casa svolgendo solamente attività in D.A.D., è difficile e massacrante per i piccoli rispettare determinate regole all’interno di un gruppo. Fortunatamente questo riguarda un lasso di tempo ristretto; la maggior parte riesce a recuperare gli insegnamenti interrotti e anche quelli che sono un pochino più indietro riescono molto bene ad adempiere ai compiti richiesti. Lo staff tecnico è molto contento dei risultati ottenuti dai nostri atleti”.

A metà giugno inizieranno gli #Avantigialli Summer Camp, in un periodo di post lockdown quanto saranno importanti?

“Direi fondamentali! Considerando il periodo che va dalla primavera 2020 fino a quella 2021, i camp estivi giocheranno un ruolo molto importante perché riescono a garantire il continuo di un percorso interrotto a causa del Covid. Già nella scorsa estate abbiamo testato ciò grazie al #SocializziaMo Summer Camp ed è accaduto quello che ho appena affermato: tecnica di base e coordinazione, sono i concetti cardini sui quali siamo ripartiti nel 2020 e sui quali ci baseremo anche per i campi estivi 2021. I Summer Camp organizzati dalle società, come quello dell’attività di base canarina, danno un’altra opportunità ai bimbi di dimostrare il loro reale valore”. (e.p.)

Benassi: “Venire al campo per divertirsi”

Per il preparatore dei portieri dei Piccoli Amici 2012, Enrico Benassi, questo è il quarto anno nell’Accademia Modena. L’istruttore ha iniziato la sua avventura con la scuola calcio gialloblù quattro anni fa prendendo i 2008 che ha tenuto fino al 2019; successivamente i 2010 e 2011.

A causa di vicissitudini private fortunatamente risolte, Enrico ha scelto di portare avanti una sola categoria in questa stagione. Ora il tecnico è più carico che mai per riprendere la sua passione, infatti è riuscito ad ottenere il patentino di Uefa C che gli permetterà in futuro di allenare una squadra, diventando coach a tutti gli effetti.

Dove dove nasce il tuo interesse per il ruolo del portiere?

“Ho giocato in porta tantissimi anni da ragazzo iniziando la mia carriera nella squadra del mio paese, la Spezzanese. Purtroppo, all’età di diciassette anni, ho avuto in incidente in moto che non mi ha permesso di continuare la mia carriera fra i pali”.

Per quale motivo hai deciso di seguire la strada di allenatore?

“Come ho detto in precedenza, l’infortunio che ho subito non mi ha dato la possibilità di continuare questo sport. Da quel momento mi sono avvicinato ai bambini dell’attività di base nella società sportiva di Spezzano, club al quale sono molto legato. Il piacere per questa disciplina è troppo forte, non avrei mai potuto abbandonarla definitivamente”.

Quali valori cerchi di trasmettere ai tuoi bimbi?

“La cosa più importante che dico ai miei bambini è di venire al campo sempre con il sorriso sulle labbra pensando a divertirsi e stare insieme. I valori fondamentali dello sport, soprattutto in queste età, sono imparare ad accettare le sconfitte e svagarsi sia durante gli allenamenti e le partite per la vicinanza e la compagnia dei proprio amici”.

A livello sportivo quali sono gli insegnamenti da inculcare ai tuoi portieri?

“A nove anni si insegnano i fondamentali del ruolo: postura e presa del pallone corretta, le prime basi della parata (strisciata e mezzo volo), cioè la tecnica di base che qualsiasi estremo difensore deve imparare”.

Essendo tornati in zona gialla da diverse settimane, i piccoli come stanno vivendo questo momento normalità?

“Sono molto contenti ma anche noi allenatori siamo felici di ciò. I bambini hanno perso tantissimo dal punto di vista sportivo e umano; svagarsi e giocare sono le prerogative per tutti i ragazzini. Dopo essere tornati ai classici allenamenti e da questo fine settimana riprenderemo con le amichevoli, è una soddisfazione immensa per tutti noi”. (e.p.)

Scacchetti: “Le basi di questo sport sono imprescindibili”

Dallo scorso dicembre Giovanni Scacchetti fa parte dello staff tecnico dell’Accademia gialloblù. Giovanni ricopre il ruolo di maestro della tecnica per le categorie Esordienti 2009 e Pulcini 2010 e 2011. La sua funzione consiste nel prendere a gruppi più ragazzi e insegnargli i fondamentali del calcio: stop e ricezione, conduzione, passaggio, posizionamento del piede di appoggio ecc.

Da dove nasce l’esigenza di avere un maestro della tecnica?

“Essendoci molti bambini all’interno di una singola annata, dò un supporto agli allenatori che, dovendo gestire l’intera rosa, non sempre riescono ad osservare attentamente ogni singolo giocatore. Non sarebbe possibile allenare 40/50 ragazzini tutti insieme, le basi di questo sport sono molto importanti e imprescindibili”.

Nella scuola calcio quanto è importante la tecnica di base?

È fondamentale. Grazie ad essa migliori il piede debole, prendi più sicurezza con quello forte, impari il dribbling, inizi ad avere un rapporto con la palla tra le gambe e, più accresci la sensibilità con il pallone, meno lavoro si dovrà fare in futuro per colmare un eventuale gap avuto in passato. Ora anche il ruolo del portiere deve avere una buona tecnica di base, per cui anche agli estremi difensori proponiamo le stesse esercitazioni dei compagni di movimento”.

Nel calcio in generale, ora la parte tecnica viene messa in secondo piano per approfondire la tattica?

“Per i piccoli dell’attività di base questo principio non esiste. La tattica si inizierà a trattare più avanti nelle squadre più grandi del settore giovanile probabilmente, Allievi Under 17 o Primavera. Il calcio moderno è praticamente tutto tattico aimè; si dedicano forse troppe sedute a quest’aspetto. La parte tecnica non deve mai essere accantonata; il nostro cervello ha sempre bisogno di essere allenato, quindi anche il gesto tecnico va ripassato anche se si pensa di essere arrivati all’apice; la prerogativa è cercare di migliorarsi sempre”.

Per te cosa significa far parte dell’Accademia Modena?

“Avendo sempre allenato giovani di 15/16 anni avevo timore di non essere adatto per i bimbi; invece mi sbagliavo. Ho trovato un ottimo gruppo di istruttori con passione e voglia di insegnare, e sono molto contento di rapportarmi con i piccoli della scuola calcio. La soddisfazione più grande è vederli eseguire un gesto tecnico in un certo modo, dopo essersi impegnati molto per attuarlo”. (e.p.)

Ricucci: “Stiamo tornando ad assaporare il calcio”

Per la terza stagione consecutiva Francesco Ricucci è un istruttore dell’Accademia Modena, e da quest’anno allena i Pulcini 2011 insieme ad Alessandro Pulga, Andrea Minozzi, Enrico Rosi e Alessandro Galetti. Oltre a dedicare i pomeriggi ai piccoli della scuola calcio, è insegnate di sostegno della scuola superiore IIS Venturi di Modena.

Da lunedì 26 siamo tornati in zona gialla, come si svolgono ora gli allenamenti?

“Essendo tornati in zona gialla, dopo lunghi mesi nei quali i bambini rimanevano distanziati durante le esercitazioni, progressivamente stiamo introducendo un minimo di contatto fisico tra i ragazzi; qualche duello (uno contro uno, due contro uno, due contro due ecc.) e alla fine degli allenamenti la classica partitella”.

Si respira aria di normalità?

“Diciamo di si. Stiamo tornando ad assaporare il calcio, quello vero. I ragazzi hanno esigenza e necessità di questo; increduli di quello che sta accadendo sono molto felici e contenti di sviluppare esercitazioni che prima gli erano vietate. I giocatori hanno la grande capacità di adattarsi a qualsiasi situazione pur di allenarsi. Dovremmo prendere esempio da loro”.

Da allenatore quali aspetti cerchi di trasmettere a tuoi calciatori?

“All’interno del Modena, dalla scuola calcio alla prima squadra, si sposa un progetto. Noi dell’attività di base, in accordo con il responsabile Fabio Dall’Omo, agiamo sul discorso educativo e pedagogico: rispetto delle regole, dei tecnici, dei propri compagni e di tutte le dinamiche relazionali che esistono in uno sport di squadra. Dopodiché si lavora sul discorso prettamente calcistico, tecnico e tattico, per fornire atleti al settore giovanile. Viene sempre prima la persona e poi il calciatore; la nostra missione è questa”.

Il vostro ruolo da mister è fondamentale.

“Assolutamente. Insieme alla scuola, siamo un baluardo per i bimbi; abbiamo il dovere di costruire la persona. L’ambiente sportivo non è solo divertimento e svago ma anche impegno, serietà, dedizione e rispetto per la casacca che indossano”. (e.p.)

Veneziano: “Il calcio è divertimento”

Come Stefano Benanti, Carmine Veneziano ha iniziato la sua carriera nell’Accademia Modena dal 2017; i due si spostarono dal Pozza per approdare nella scuola calcio gialloblù: “Far parte dell’attività di base canarina è un sogno, – le parole di Carmine – qualunque allenatore vorrebbe far parte di questo staff tecnico”. Il tecnico ha sempre seguito il suo amico Stefano, prima allenando assieme i 2008, poi i 2009 per due stagioni consecutive, ed ora Veneziano fa parte dei tecnici della categoria Pulcini 2010. 

Che momento è stato e che sensazioni avete provato, voi mister e i ragazzi, nel tornare a Saliceta?

“È stata una grande emozione sia per i nostri giocatori che per noi allenatori. Ho visto i bambini entusiasti, con tanta voglia di allenarsi e di stare con i loro compagni, lo stesso vale per noi istruttori. Dopo tanto tempo lontani dai campi queste sensazioni ci sono mancate molto. La cosa che più mi piace nei miei ragazzi è vederli con il sorriso sulle labbra, giocando e divertendosi solamente dando un calcio ad un pallone”.

Ora quali sono gli aspetti che si tratteranno maggiormente durante le sedute di allenamento?

“In primo luogo, tutti dobbiamo osservare sempre con molta attenzione i protocolli dettati dal responsabile Fabio Dall’Omo. Venendo agli allenamenti veri e propri, noi istruttori abbiamo deciso di trattare, con maggior riguardo, la parte tecnica e l’intensità dello svolgimento dell’esercitazione; il tutto deve essere unito alla parte ludica. I giovani, non potendo avere contatto fisico tra loro e quindi non disputando partitelle, devono svagarsi attraverso le esercitazioni che proponiamo. Il calcio è divertimento”.

Quali sono le tue ambizioni, dove ti piacerebbe arrivare ad allenare?

“Logicamente l’ambizione è quella di crescere e di formarsi ogni anno sempre più. Riuscendo a far parte di un gruppo di mister molto qualificati si riesce ad imparare e apprendere anche dai colleghi. Un domani mi piacerebbe entrare in un settore giovanile potendo allenare una categoria del vivaio”. (e.p.)

Benanti: “E’ sempre un’emozione unica”

Dal 2017 Stefano Benanti è un istruttore dell’Accademia Modena. Ha iniziato il suo percorso, purtroppo, nell’anno del fallimento allenando i 2008, proseguendo con i 2009 per due stagioni consecutive, ed ora fa parte dello staff dei Pulcini 2010. Lunedì scorso la scuola calcio ha ripreso l’attività grazie al passaggio della nostra regione da rosso ad arancione. 

Tornando a Saliceta, che emozioni proverete voi tecnici e i vostri giocatori?

“Avendo interrotto gli allenamenti tante volte quest’anno tornare al campo è sempre un’emozione unica, sia per noi mister che per i nostri ragazzi. I bambini non vedevano l’ora di riprendere le loro abitudini quotidiane, giocando e divertendosi con i propri compagni. Questo mese è mancata un’importante valvola di sfogo che li distraeva dopo lunghe ore in DAD”.

Su quali aspetti verteranno maggiormente gli allenamenti?

“Continuando i training con distanziamento, gli aspetti che verranno trattati saranno la motricità, cioè la rimessa in moto e, successivamente, la parte ludica, inserendo la tecnica all’interno di stazioni in modo tale da farli divertire”.

A causa del tempo perduto ci sarà qualche aspetto da recuperare?

“Sembrerà un sciocchezza ma in questa fase i piccoli dovranno recuperare e capire di nuovo cosa significhi far parte di un gruppo e stare insieme ai propri amici e agli istruttori, questa abitudine ahimè è un po’ scemata. I Pulcini 2010 in particolare dovranno riacquistare la parte tecnica e la parte situazionale della partita, non avendo disputato gare ufficiali o quantomeno partitelle in allenamento, quest’aspetto si sarà sicuramente atrofizzato. La mia speranza è di giocare i match ufficiali il prima possibile”.

Secondo il tuo parere, i bimbi sono stanchi di questo periodo o il momento passerà in secondo piano visto il desiderio di ripresa?

“Diciamo che ripresentarsi al campo è un ritorno alla normalità, il desiderio di ricominciare è tanto e la stanchezza generale del periodo non avrà un peso rilevante secondo me. Mi auguro che il periodo sia sempre in miglioramento; fermare il calcio per questi ragazzi è come interrompere una parte della loro vita”. (e.p.)